Tale coperture sono da impiegarsi su pendii e scarpate per migliorarne la resistenza all'erosione provocata dall'impatto delle gocce di pioggia e dalle acque di ruscellamento, per il contenimento dei materiali fini e per costituire un rinforzo superficiale per le prime fasi di crescita della vegetazione erbacea.
Questo tipo di intervento viene consigliato per velocizzare la rinaturalizzazione dell'area ai fini del reinserimento paesaggistico. A tale scopo vengono utilizzate essenze definite sulla base della vegetazione circostante il sito, implementate con particolari accortezze quali: aggiunte di sostanza organica, concime e idroritentori, pacciamanti per limitare la pressione e la competizione delle specie erbacee, shelter per la protezione delle piantine parte dei roditori, cannette anche colorate ai fini della manutenzione fututra del sito, ecc.;
Le idrosemine semplici o a spessore sono realizzate per evitare o per implementare il ruolo delle geostuoie. Anche in questo caso sarà necessario utlizzare un miscuglio con un corretto equilibrio tra:
1) velocità di insediamento ai fini della protezione superficiale rapida e fitta;
2) resistenza e stabilità nel tempo con specie appartenenti alla vegetazione potenziale del sito;
3) intensità di crescita in relazione alla facilità e alle tempistiche di manutenzione.
Infine, per un corretto intervento di idrosemina saranno da valutare di volta in volta i corretti apporti di concimi e sostanza organica dipendenti dal tipo di substato e le aggiunte di collanti e pacciamanti per il fissaggio delle sementi al substrato.
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